SOLO UNA PROPOSTA CULTURALE ALTERNATIVA DA PARTE DELLA SINISTRA POTRA' SALVARCI DAL BERLUSCONISMO
pubblicata da Giacomo Salerno
domenica 16 gennaio 2011
FOTO DI REGIME: IL PRINCIPE E LA CORTE
Nella soap dei cosiddetti «scandali sessuali» che va avanti da ventuno mesi, derubricata da destra e da sinistra a fatto minore, c’è tutta, ma proprio tutta, la quintessenza del berlusconismo.
Uso della prostituzione minorile e concussione aggravata non sono due reati leggeri per nessuno, tantomeno per un presidente del consiglio. E la richiesta del rito immediato sta a significare che le prove in possesso della procura di Milano sono consistenti. Siamo di fronte all’atto giudiziario che sigla una sequenza di cosiddetti scandali sessuali», meglio definita fin dall’inizio da Veronica Lario «ciarpame politico», che dura da ventuno mesi, e che contiene in sé tutti gli elementi necessari a un giudizio politico sul regime di Silvio Berlusconi, anche a prescindere dalla prova tecnica di un reato penale.
Chiunque, di fronte a tanta evidenza, cederebbe il passo, si imporrebbe cautela, abbasserebbe i toni. Berlusconi e la sua corte no. Quando, nell’autunno scorso, si seppe dai giornali che il premier aveva personalmente telefonato alla questura di Milano, la notte del 27 maggio scorso, perché Kharima el Marhouh, in arte Ruby, minorenne marocchina arrestata per furto, venisse rilasciata in quanto «nipote di Mubarak » e affidata a Nicole Minetti, il premier prima negò poi rivendicò: «l’ho fatto per bontà», «amo le donne» e «meglio amare le donne che essere gay». Oggi fa il gradasso e dice che non vede l’ora di difendersi dal reato inventato di «cena privata a casa del presidente». I suoi, intanto, organizzati in due armate, ripassano e ripetono il copione.
L’armata politica grida alla giustizia a orologeria e al complotto destabilizzante; l’armata giuridica, Ghedini & co., prepara i cavilli per sfilare l’inchiesta dalla procura di Milano e le carte per usufruire di quel che resta del legittimo impedimento; Gaetano Quagliariello, testa di ponte fra i due battaglioni, sentendo parlare di prove «aspetta di vedere i preservativi» (parole sue). Non è da escludere che la seconda armata riesca nel suo intento di diluire nel nulla l’ennesima inchiesta a carico del premier. Ma qui non è, o non è solo, il seguito giudiziario della vicenda il punto.
Sempre nell’autunno scorso, fu di Carlo Freccero l’acuta osservazione che quel verbale della questura di Milano da cui risultava la telefonata notturna del premier rompeva improvvisamente e definitivamente, con un inoppugnabile dato di realtà, la fiction scritta, prodotta e interpretata con successo per vent’anni da Silvio Berlusconi. A romperla in verità c’era già stata la parola di due donne, Veronica Lario e Patrizia D’Addario, la moglie e la prostituta uscite allo scoperto per denunciare di quanto ciarpame e di quanta corruzione fosse fatta quella fiction; Masi sa che nella misoginia imperante, non solo berlusconiana, la parola di due donne vale meno di un verbale. E dietro quel verbale ce n’erano altri, in procura, a resocontare un’inchiesta su un presunto giro di prostituzione organizzato a beneficio del premier dai suoi fidi, Mora, Fede, Minetti per le feste di Arcore nello stesso ruolo che fu di Tarantini per le feste di palazzo Grazioli e di villa Certosa. Questo è lo stato del principe e della corte. Questa è la fotografia del regime che va sotto il nome, ormai in tutto il mondo, di «berlusconismo».
Ora il punto è il seguente. Da ventuno mesi ci sentiamo ripetere, dalla maggioranza e dall’opposizione, la stessa solfa. Dalla maggioranza: sono «intrusioni indebite della vita privata»; a casa propria ognuno può fare quello che vuole, e la legge non ci può entrare; il premier è un simpatico libertino perseguitato da magistrati delinquenti e dalla stampa di sinistra talebana. Dall’opposizione, fatte salve poche e meritevoli eccezioni: lo stile di vita del premier non è un esempio di moralità, ma non ci interessa, se non per le questioni di sicurezza e di decoro istituzionale che solleva; non è su questo che Berlusconi va combattuto e battuto, ma sulla politica «vera», l’economia, il malgoverno, i deputati comprati e venduti. Lasciamo perdere gli insuccessi strategici e tattici di cui è stata costellata, anche di recente, questa strada, e torniamo alla fotografia del regime.
Il fatto è che nella soap dei cosiddetti «scandali sessuali» che va avanti da ventuno mesi, derubricata da destra e da sinistra a fatto minore, c’è tutta, ma proprio tutta, la quintessenza del berlusconismo:
Sconfinamento fra pubblico e privato
Politicizzazione della biografia e privatizzazione della politica
Contrabbando dell’arbitrio per libertà (tutto si può fare)
Riduzione a supermarket della vita pubblica e privata (tutto si può comprare, dalle donne ai parlamentari)
Uso della sessualità come protesi del potere
Uso dei ruoli sessuali («veri uomini» e «vere donne») come maschere rassicuranti per identità, maschili e femminili, incerte
Uso razzista della bellezza
Imperativo del godimento come surrogato del desiderio
Pratica dell’illegalità come risposta beffarda alla crisi dell’autorità e della legge.
Prima la politica di un’opposizione degna di questo nome si deciderà a occuparsi di questo fascio di questioni con una PROPOSTA CULTURALE degna di questo nome, prima spunterà l’alba del dopo-regime. Diversamente la fiction scritta, prodotta e interpretata da Silvio Berlusconi continuerà a calamitare la sua audience, e i cavilli di Ghedini a occupare le cronache.
Ida Dinijanni, Il Manifesto
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Karmen Salvo
Il problema vero è:esiste un'opposizione degna di questo nome???
per me no,perchè se l'avessimo avuta dubito che ci troveremmo in questo porcilaio,dove ormai, chi più e chi meno, sguazza e per svariati motivi.
...Nives Guerra
La giornalista del manifesto ci ha dato la sintesi di cosa sia Berlusconi e il berlusconismo e di come un potente, arrogante, maschilista sultano possa ancora frapporsi fra gli onesti e la dissoluzione del paese alla quale lui vuole portarc...i con la sua corte di lecchini, servi del potere, che sbraitano ancor oggi di gravi violazioni della privacy, qualora egli stesso offre da sempre il suo corpo al paese nelle spaventose performance fra amanti famigli e famigliari.
E' di questa settimana la foto della famiglia reale sulla copertina di "Chi", di che vita privata parlano i vermi ?
Dobbiamo opporci a tutto ciò, martellare affinchè venga restituita la dignità all'Italia..se penso di andare all'estero e dichiarare la mia nazionalità e vedere ancora sorrisini allusivi...no, non ce la faccio !
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Enrico Puddu Senza Bavaglio
L'ITALIA ORMAI E' UN PAESE AVARIATO.... MA ORMAI NEPPURE QUESTO E' REATO.
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Giacomo Salerno
Buongiorno, Nives! L'articolo è davvero illuminante. Noi siamo qui a commentare le sue porcate come un fatto oggettivamente negativo mentre sono proprio quelle porcate che lo rendono degno di ammirazione da parte dei suoi adoratori.
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Enrico Puddu Senza Bavaglio
LA COSA SCONCERTANTE E' CHE A TROVARNE UNO CHE L'HA VOTATO SI VINCE UN VITALIZIO TIPO ''TURISTA PER SEMPRE''.....MISTERI DELLA POLITICA.
A Zucchero Viola piace questo elemento.
Gennaro Pisa
MA IN UN ITALIA FATTA DI GIOVANOTTONI MUSCOLUSI E RAGAZZE RIFATTE, NUTRITI A PANE E "AMICI, IL TRONISTA, GRANDE PORCELLO, TILASCIO UNA ...CAZZONE, TG4 DI FEDE ECC. ECC." CONTIUNEARANNO SEMPRE AD AMMIRARE IL MODO DI VIVERE DEL PORCONE ARCORIANO
Gennaro Pisa
MA A PIAZZALE LORETO, MILANO, C'E' SEMPRE QUALCHE TRALICCIO DOVE APPENDERLI?????????????
Mario Angelino
Fino a quando la proposta culturale alternativa della sinistra sarà:
"MA A PIAZZALE LORETO, MILANO, C'E' SEMPRE QUALCHE TRALICCIO DOVE APPENDERLI?????????????"
Berlusconi potrà regnare indisturbato.
Gennaro Pisa
INFATTI CON LE ARMI POLICO-CULTURAL-SOCIALI DI BERSANI E CO. LI AVETE FATTI GOVERNARE PER 20 ANNI! MA PER FAVORE
Gennaro Pisa
UN COMPAGNO ( VERO E NON COME TE) MI SCRIVE "a Roma .....Dovrebbe
fare la Sua prima Uscita......M A S T R O ....T I T T A !!!!!!!
Va bene uguale ?????????"
Musso Dino
bisognerà bypassare la sinistra e fare come la Tunisia....del resto ben alì è un clone del nano...hanno avuto lo stesso maestro....
Mario Angelino
Li avete?
Ma se nemmeno mi conosci, come fa a sapere cosa ho, o non ho fatto?
Gennaro Pisa
INFATTI E' UN ONORE NON CONOSCERTI !
Jordi Minguell Roselló Gaicomo, ciao. Dunque siamo circondato da porci. O si abbatono i porci o si abbatte la porcilaia. Tertium non datur.
Giacomo Salerno
Hai ragione, Jordi, è proprio così...
Gennaro Pisa
LA PfZIFER HA RADDOPPIATO IL SUO FATTURATO CON GLI ORDINATIVI DI PALAZZO CHIGI CHISSA' PERCHE'! AHAHAHAHAH
Mario Angelino
Per quando è prevista questa rivoluzione con relativa impiccagione dei nemici del proletariato? Spero non mercoledì che ho già un impegno.
Cari rivoluzionari da click, su internet vedo due o tre rivoluzioni al giorno, ma nella vita reale vedo un mondo profondamente diverso da quello che auspicate con tanta facilità brandendo una tastiera come se fosse un Kalashnikov.
Giuseppe Fustolo
Difficile immaginare un Paese in cui la democrazia sia più in crisi di così.
Qualunque sia la soluzione al caso Ruby, il risultato è che quanto sta accadendo sotto i nostri occhi rappresenta un abisso profondo, un vuoto incolmabile.
Poteri dello Stato uno contro l’altro, anziché a braccetto verso l’obiettivo comune del bene del Paese.
La distanza con la Repubblica disegnata dai nostri Padri Costituenti è siderale.
Ricapitoliamo. Prima opzione.
Dei giudici eversivi, che tentano di far capitolare il governo legittimato da libere elezioni e di sovvertire il voto popolare, inventano prove e storie di prostitute minorenni che frequentano le residenze private del presidente del Consiglio dei Ministri, facendo credere al popolo italiano che il premier sia addirittura intervenuto per togliere dai guai giudiziari una minorenne che frequentava le sue residenze, facendola passare per la figlia del presidente di un Stato estero e paventando una impossibile crisi diplomatica al fine di fare pressioni sulle forze dell’ordine, inducendole ad ignorare e superare un ordine impartito dal giudice incaricato dell’affidamento della minorenne ed inviando la sua amica igienista dentale, cui da poco ha fatto avere un ruolo istituzionale, ad occuparsi della vicenda.
Una storia del genere, forse, è difficile immaginarla persino nel più corrotto dei paesi dell’america latina. Un fatto di gravità inaudita, incommentabile. Un vero e proprio tentativo di golpe da parte della magistratura. Giudici che sovvertono le leggi, al fine di impadronirsi del potere.
Seconda opzione.
Un presidente del consiglio dei Ministri, la cui moglie ha chiesto la separazione perché “malato”, avente “bisogno di aiuto” e frequentante le “minorenni”, si circonda di escort e prostitute, grazie ad amici fidati che gliele portano fin dentro casa, e con le quali svolge pratiche sessuali di vario tipo, incurante dell’età e della sua salute, e promettendo in cambio favori istituzionali, economici, nomine politiche e carriere nel mondo dello spettacolo. Una volta scoperto, grida al golpe, accusando ingiustamente la magistratura di inventare prove e di cercare di sovvertire l’ordine democratico.
In questo caso viene in mente il delirio di onnipotenza di chi, ormai senza controllo, nominava senatore il proprio cavallo. Ma, ciò che è più grave, emerge chiaro il tentativo di delegittimare un potere della Repubblica, al fine di garantirsi l’impunità, senza alcun senso di rispetto per le istituzioni, gli equilibri, le leggi del Paese.
Qualunque sia la verità, siamo alla fine dell’impero. Basta leggere la stampa estera per capire dove è arrivata l’Italia. Mai così in basso, a prescindere dalle colpe e dalle responsabilità.
Qualunque sia la verità, un’Italia così non l’avevamo nemmeno immaginata.Mostra tutto
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Caricamento in corso...Gennaro Pisa MEGLIO CLIKKARE CHE " RIMBOCCHIAMOCI LE MANICHE" fa pure freddo! se le rimboccasse lui!
6 ore fa · Mi piaceNon mi piace piùMario Angelino "Prima la politica di un’opposizione degna di questo nome si deciderà a occuparsi di questo fascio di questioni con una PROPOSTA CULTURALE degna di questo nome, prima spunterà l’alba del dopo-regime."
Una proposta culturale "degna di questo... nome" necessita di impegno, di un lavoro intelligente che possa mettere insieme persone con idee diverse ma accomunate dal desiderio di dare a questo paese una classe politica onesta e capace. Occorre abbandonare la facile, quanto improduttiva pulsione di abbaiare alla luna epiteti e improbabili minacce di vendette proletarie.
Bisogna studiare, sì proprio STUDIARE.
Perchè le proposte condivisibili nascono dalla creatività e dall'intelligenza e non dal desiderio di etichettare gli altri come colpevoli di chissà quali crimini prima ancora di averli ascoltati.
@Gennaro, quello che tu scrivi è in antitesi, in totale disaccordo con la nota di Ida Dinijanni